A Proserpio se n'è andato un altro grande alpino. Che tristezza vedere un altro vecio andare avanti. Giuseppe Longoni, classe 1915, per tutti gli amici Pep d'Inarca. Alpino di razza, reduce di Russia, un uomo davvero scolpito nella roccia di quelle montagne che ha tanto amato e percorso a piedi e sugli sci. Basti pensare che, già ultraottantenne, continuava a partecipare alle nostre gare nazionali di fondo. Un vero leone! Gli ultimi tempi le sue gambe l'avevano un po' tradito, ma la mente era ancora di una lucidità incredibile, soprattutto quando ti parlava di alpini. E quando ti salutava, dandoti la mano, in quella stretta poderosa c'erano ancora tutta la forza, l'energia ed il coraggio di una vita trascorsa sui monti.
Ciao Peppino, adesso puoi tornare a sciare sulle nevi del Paradiso di Cantore.
Aldo Maero - 49° A.U.C.