Benché sia trascorso oltre un secolo dall’inizio della Grande Guerra, continuano ad affiorare documentazioni e testimonianze, a conferma di quanto quell’evento abbia segnato indelebilmente la popolazione italiana.
Prova ne è l’album fotografico del dott. Pio Bertini riprodotto quasi al completo in questa pubblicazione. Il dott. Pio Bertini, che sarà poi medico chirurgo condotto di Rocca San Casciano (FC), viene richiamato alle armi il 9 maggio 1915 ed assegnato al Battaglione Alpini Gemona già operativo in zona di guerra, in alta Val Dogna, sulle Alpi Giulie. Avendo al seguito una piccola fotocamera, si diletta nel riprendere le montagne (allora austriache), che fanno da cornice e sovrastano le trincee, le postazioni, i camminamenti.
Ma indugia anche a fissare sulla pellicola la quotidianità dei soldati che lo affiancano al fronte. Ecco quindi attimi di vita lieti come le Sante Messe celebrate in prima linea da don Giovanni Battista Maria Boria, il cappellano militare del suo Battaglione, come anche la presenza di mons. Pacifico Belfio, Abate di Moggio Udinese, il quale non disdegna di salire in trincea per portare conforto alla truppa.
Non mancano gli amici, i colleghi ufficiali riuniti in allegra compagnia, gli alpini, angoli caratteristici dei piccoli paesi attraversati. Ma la stessa attenzione viene riservata anche a eventi tristi e drammatici, come le esequie dell’alpino Luigi Chivilò precipitato dalla Cima Verde del Montasio, i cannoneggiamenti che devastano l’abitato di Dogna, i proiettili da 305 inesplosi vicino al Convent. E ancora non poteva essere ignorato un personaggio eclettico come il cesenate, capitano degli Alpini, Carlo Mazzoli, comandante intrepido, amato e rispettato dai suoi subalterni e universalmente conosciuto per il suo multiforme utilizzo dei cani in zona di guerra.
Tutti questi scatti, ad oggi inediti, sono stati dettagliatamente corredati dal dott. Bertini con ampie e dettagliate didascalie, che rivelandoci i nomi dei soldati e delle montagne, fanno rivivere antiche amicizie perpetuandone la memoria. Da allora, l’intera raccolta fotografica è rimasta meticolosamente conservata in un album, la cui copertina venne illustrata ad acquerello dal profugo di Pordenone Luigi Parolini nel 1918. La quasi totalità delle fotografie, dopo accurato restauro, è contenuta in questo libro e molte di quelle riferite a paesaggi montani o abitativi sono abbinate ad immagini recenti degli stessi luoghi. Ciò per facilitare l’orientamento a eventuali escursionisti che oggi volessero recarsi in visita a quelle località.
Consultando le cronache dell’epoca, ci siamo cimentati nella ricostruzione di quegli avvenimenti storici che dal 9 maggio 1915 al 18 marzo 1917 caratterizzarono l’opera professionale del tenente medico dott. Bertini mentre percorreva quelle valli come medico di compagnia, e in seguito fu responsabile dei posti di medicazione avanzati e degli ospedali di prima linea. Ricordando poi le pene della prigionia di guerra sofferte da don Boria, non abbiamo mancato di ricordare in quale deplorevole stato vennero trattenuti i nostri soldati nei numerosi campi austro-ungarici.
Consegniamo ai lettori queste immagini di storia dove traspaiono la sofferenza, le difficoltà, le privazioni che questi Alpini seppero affrontare, ligi al dovere per l’unità d’Italia.
La presentazione è opera di S.E. Mons. Tommaso Ghirelli, vescovo della Diocesi di Imola il quale, essendo originario di Rocca San Casciano, ha volentieri accolto questa pubblicazione nel rispetto della sincera amicizia che da lunga data accomuna la famiglia Bertini e la sua.
Luigi Melloni - 99° A.U.C.
1915-1917.
Due anni di guerra.
Fotografie di Pio Bertini, Medico degli Alpini sul Fronte Carnico.
A cura di: Luigi Melloni, Giovanni Vinci, Paolo Andrea De Monte
2017, pagg.160, 176 fotografie, € 20
Ed. Carta Bianca, via Fermi 18, Faenza (RA)